Quanto ci costa l’Europa? Meno di un caffè

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“LEuropa costa ai suoi cittadini meno di un caffè al giorno”: ecco le parole con cui la Commissione europea twitta il proprio slogan per il 2018. In base ai calcoli effettuati, fare parte dell’Europa costa a ogni cittadino meno di un caffè.

Un investimento minuscolo – spiegano i vertici dell’Unione –  rispetto a quello che gli europei hanno in cambio in termini di occasioni di studio e di lavoro, di finanziamento di progetti essenziali che ciascuno Stato non sarebbe in grado di affrontare da solo, di accesso ai mercati internazionali, di sicurezza e sviluppo tecnologico.

L’affermazione vale in tutto il Vecchio Continente: in nessuna nazione Ue il contributo pro capite quotidiano per l’Europa supera il prezzo di un caffè. Tuttavia, ci sono delle diversità a seconda dei Paesi.

Quanto si paga per un caffè in Germania? E in Grecia?

Per parametrare il costo dell’Europa rispetto a quello del caffè, bisogna fare un’analisi degli “investimenti” nei vari Paesi. Ad esempio, un tedesco paga l’appartenenza all’Ue circa 84 centesimi al giorno, mentre per un caffè lascia al bar quasi due euro. Quindi, per chi vive in Germania l’Europa “vale” meno della metà di un caffè.

Da noi, invece, un espresso al bar costa tra i 90 centesimi e un euro: il nostro contributo pro capite alla Ue è di 75 cent giornalieri, quindi ben oltre la metà di un caffè. In base a questo rapporto, gli italiani sono tra i primi “contributori” dell’Ue, insieme ai Belgi (l’Europa a loro chiede 1,46 euro al giorno). Dall’altra parte della classifica si piazzano i Greci: versano all’Europa 44 centesimi a testa, ma ad Atene un caffè può costare fra un euro e mezzo e e tre euro.