Mostra di Venezia, quanti caffè nei film

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Film, red carpet, grandi registi e grandi attori del presente e del passato. Tutto il mondo legato alla settima arte è sotto i riflettori in questi giorni, grazie alla 76°edizione della Mostra del Cinema, che chiuderà i battenti a Venezia il 7 settembre con la tradizionale consegna dei premi.
Sicuramente tra i più silenziosi, il caffè è uno degli interpreti di questo mondo glitterato, come balza agli occhi passando in rassegna celebri pellicole italiane e straniere. Vere icone del nostro cinema, Totò e Ugo Tognazzi bevono caffè in molti dei loro lavori. E anche il famoso regista Federico Fellini (vincitore di 4 premi Oscar, più uno alla carriera) fu un estimatore della bevanda, come testimonia lo scatto che lo ritrae con un caffè e la celebre statuetta. A volte il caffè è protagonista già nel titolo, come in “Coffee and Cigarettes”, di Jim Jarmusch e con Roberto Benigni, e in “Venga a prendere il caffè da noi”, in cui il protagonista Ugo Tognazzi viene servito e riverito (con litri e litri di caffè) dalle attrici Milena Vukotic, Francesca Romana Coluzzi e Angela Goodwin.

Quando fa la differenza
Altre volte, poi, il caffè (bevuto o rifiutato) ha fatto la differenza. In “Notorious – L’amante perduta”, di Alfred Hitchcock, una tazzina di caffè avrebbe dovuto avvelenare Ingrid Bergman. E ne “Il favoloso mondo di Amélie”, di Jean-Pierre Jeunet, il giovane Nino Quincampoix (Mathieu Kassovitz) va a prendere un caffè al “Café des 2 Moulins” dove lavora Amélie Poulain (Audrey Tautou). E si innamora perdutamente di lei.