La rivale cinese di Starbucks parte alla carica nientemeno che di Wall Street. Obiettivo, diventare grandissima. La start-up di Pechino Luckin Coffee ha presentato la sua domanda di IPO, con l’ambizione di raccogliere tra i 500 e gli 800 milioni di dollari, secondo l’agenzia Reuters, per finanziare la sua costosa espansione nel paese del tè che si sta convertendo al caffè. La start up – specializzata proprio in caffetterie – è stata fondata nel 2017 dall’imprenditore Jenny Qian Zhiya: oggi ha un valore di 2,9 miliardi di dollari. E punta al Nasdaq per surclassare Starbucks in numero di negozi in Cina.
Non solo sul mercato delle azioni
D’altro canto, la giovane Luckin Coffee sta sfidando il colosso americano Starbucks (che in Cina oggi detiene il 58% del mercato) anche sul piano reale. Sta infatti investendo cifre da capogiro per aprire punti vendita in tutto il Paese. Ora Luckin ne conta 2.370 in 28 città, ma l’obiettivo è arrivare a 4.500 store per fine 2019 e a 6.000 caffetterie nel 2023. Praticamente, un’apertura ogni tre ore e mezza.