Per noi italiani è un classico fare la prima colazione con un buon espresso, magari accompagnato da biscotti o da una sempre golosa brioche. Tanti, tantissimi iniziano la giornata dandosi la carica soltanto con una tazzina fumante. Ora uno studio scientifico ci avverte che sarebbe meglio concedersi un aromatico caffè dopo il breakfast, a maggior ragione se non si è dormito bene. Infatti, assumerlo dopo una notte insonne potrebbe compromettere i livelli di zucchero nel sangue. Anche se siamo tutti abituati a credere che, dopo una nottataccia, un pieno di caffè possa rimetterci in pista (e in condizioni di buona salute è così), in alcune situazioni è meglio mangiare prima. Lo rivela uno studio dell’Università di Bath che in un lavoro pubblicato sul British Journal of Nutrition afferma che mentre una notte passata quasi tutta “in piedi” può avere un impatto limitato sul metabolismo, cercare di svegliarsi bevendo subito un caffè può avere un effetto negativo sul controllo della glicemia.
Mai senza caffè, ma con più… pazienza
Dopo dei test eseguiti su un campione di persone, si è visto che il caffè consumato prima della colazione ha aumentato la risposta del glucosio nel sangue di circa il 50% dei partecipanti rispetto a chi, invece, prima aveva mangiato altro. Come riporta l’Ansa, lo studio sostiene che il comune rimedio del caffè dopo una notte tormentata può sì risolvere il problema della sonnolenza, ma può crearne un altro, limitando la capacità del corpo di tollerare lo zucchero della colazione. Da qui il consiglio: mangiare prima e bere il caffè poi. In ogni caso, la colazione all’italiana è sempre con un buon espresso, magari non necessariamente… all’inizio!