Caffè, la carica degli ibridi che resistono ai cambiamenti climatici

17138

 Le conseguenze negative del cambiamento climatico riguardano anche il caffè. Il rialzo delle temperature e le variazioni delle precipitazioni comportano infatti una riduzione della resa e della qualità del caffè in molte regioni del mondo.
Come fronteggiare la situazione, consapevoli dell’impossibilità nel breve periodo di contrastare i cambiamenti climatici?

Il progetto salvacaffè
Una delle strade identificate per affrontare la situazione è il progetto Breedcafs, che innanzitutto ha portato alla selezione di alcuni genotipi di Arabica particolarmente adatti alla crescita in ombra (condizione particolarmente favorevole per questa tipologia di caffè). Il progetto ha scoperto che alcuni ibridi F1 e alcuni caffè etiopi selvatici avevano una forte adattabilità all’ombra, mantenendo un’elevata produttività. Successive sperimentazioni, soprattutto in Vietnam e in Nicaragua, hanno dimostrato l’effetto della temperatura e dell’intensità della luce nell’alterazione dei ritmi circadiani negli ibridi F1, con conseguente maggior adattamento ai cambiamenti climatici. Il progetto prosegue con la creazione di vivai locali e laboratori per ibridi F1 in Nicaragua e Vietnam. Verranno forse da qui i chicchi in grado di soddisfare la crescente domanda di caffè nel mondo.