“Accogliamo con favore la decisione del Governo statunitense di non appesantire ulteriormente le aziende italiane che esportano simboli del Made in Italy come pasta, biscotti e caffè – ha detto ad Askanews Riccardo Felicetti, Vicepresidente di Unione Italiana Food e presidente dei pastai italiani –. Non possiamo tuttavia abbassare la guardia: gli Usa si sono riservati di rivedere la lista all’indomani della imposizione dei dazi da parte UE e di condurre un’ulteriore revisione ad agosto 2020”.
Stati Uniti, mercato strategico
In particolare gli Stati Uniti rappresentano un mercato strategico per i prodotti alimentari made in Italy: le esportazioni dei prodotti – caffè compreso – che hanno “schivato” i dazi ammontano a un valore complessivo di circa 3 miliardi. Un’ottima notizia per i produttori di caffè, prodotto sul quale l’Italia ha un posizionamento di primo piano nel mondo. D’altronde che il caffè di casa nostra sia un’autentica eccellenza è cosa nota!