Caffè e cioccolato sono due superfood, per le straordinarie capacità benefiche e in particolare antiossidanti, che siamo abituati a considerare perfetti insieme. Cosa c’è di meglio di un quadretto di cioccolato fondente dopo un caffè? In generale è vero, ma ci sono molti trucchi in grado di esaltare questo abbinamento e molte “disattenzioni” che possono rendere questa unione non altrettanto emozionante (e comunque non è così scontata, visto che si tratta di accostare due prodotti amari e tostati).
Sì e no del gusto
Innanzitutto, perché la combinazione di cioccolato e caffè risulti veramente appaganti per le papille gustative è importante che il caffè non sia eccessivamente tostato, in modo da non coprire le note aromatiche del cioccolato. Da evitare anche il cioccolato molto dolce, soprattutto se il caffè in abbinamento è amaro. In generale (ecco la prima regola) se il caffè è forte e corposo, va preferito un cioccolato bianco dolce e vanigliato. In questo caso, un matrimonio all’insegna delle diversità, in grado di rispettare ed esaltare le caratteristiche di ognuno. Sì invece al cioccolato fondente al 70%, e quindi decisamente persistente, se il caffè è delicato e speziato, come alcuni Arabica del Centroamerica. Troppo difficile? Allora non resta che ricorrere al passepartout: un fondente al 60%, che in linea di massima, un po’ come il nero, sta benissimo con tutto, dal caffè del bar a quello preparato in casa, con la moka o con cialde e capsule.