Arabica e Robusta. Ammesso di non essere di fronte a veri professionisti del caffè, di solito la conoscenza delle specie che producono la bevanda si ferma qui. In realtà, il mondo del caffè è molto, molto più complesso e le specie ad oggi conosciute sono ben 129.
L’Arabica, considerata in generale la più pregiata, ha 44 cromosomi anziché 22, caratteristica che si traduce in una superiorità organolettica da tutti i punti di vista, con un aroma più delicato, acidulo e fruttato e un minor contenuto di caffeina. La Robusta (Canephora il suo nome botanico) ha un aroma corposo ma spesso presenta un retrogusto legnoso e di plastica bruciata.
Le altre varietà
Un bouquet di sapori forti caratterizza anche la Liberica. Il nome ricorda il Paese d’origine, la Liberia, ma oggi è soprattutto coltivata nelle Filippine, in Malesia e Indonesia, dove piace (a chi piace, ovviamente) per i sentori di affumicato. La Liberica ha chicchi più grandi dell’Arabica e Robusta, ma ha bisogno di molto tempo (quasi un anno) per arrivare a maturazione. Un altro nome da conoscere nel mondo del caffè è l’Excelsa. Fruttata e con una buona acidità, anche questa varietà è consumata soprattutto in Asia, per dare al caffè un po’ di verve in più.