A Dubai per il museo del caffè (e dell’ospitalità)

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Noi italiani siamo convinti che il caffè sia una tradizione tutta nostra ma… non siamo i soli a pensarla così. A Dubai, per esempio, il caffè è considerato a tal punto un elemento distintivo della cultura locale da essere celebrato addirittura in un museo. Nello storico quartiere di Al Fahidi, il Museo del caffè è una divertente collezione di oggetti, libri e souvenir vintage, dalle antiche dallah, alla tazza realizzata in occasione del matrimonio dei principi di Galles nel 1981. Al piano di sopra del museo, inutile dire, c’è una caffetteria, posto ideale in cui assaggiare miscele locali e internazionali.

“Qualunque incontro comincia dal caffè”
“Qualunque incontro comincia dal caffè, che pervade ogni aspetto sociale, politico ed economico della nostra vita – fa notare il “padrone di casa”, Khalid Al Mulla -. La semplice presentazione della dallah araba (la caffettiera, ndr) significa dare il benvenuto all’ospite. E quest’ospitalità araba ha viaggiato per centinaia di anni, e ora la vediamo negli alberghi a cinque stelle, nelle sale degli aeroporti, negli edifici governativi”.

“Nella tradizione araba, il caffè viene servito secondo un preciso rito.”

Innanzitutto, la dallah viene tenuta nella mano sinistra. Chi lo versa deve servire gli ospiti da quello più importante a quello più giovane. E per dire “basta così, grazie”, non serve parlare. La tazza viene infatti tenuta nella mano destra, inclinata da una parte quando si vuole ancora caffè e dall’altra quando, appunto, basta così.

Foto: www.coffeemuseum.ae